L’alta tecnologia usata per atleti professionisti al servizio dei pazienti con Parkinson

Grazie al contributo del Rotary Club Firenze l’Associazione Un Gancio Al Parkinson si doterà di una strumentazione altamente tecnologica che sarà la prima in Italia.

Si tratta di un sistema computerizzato che valuta le capacità visive del soggetto. I pazienti affetti da morbo di Parkinson speso presentano deficit visivi.

Questo aumenta il rischio di cadute dato che questi pazienti hanno sempre difficoltà più o meno gravi di equilibrio e di controllo motorio.

La strumentazione denominata Sensory Station, prodotta dalla Senaptec azienda dell’Oregon, dispone di una batteria computerizzata di 10 test valutativi e 12 programmi di allenamento specifici per i deficit rilevati.

Si tratta di una strumentazione assolutamente nuova per l’Italia. Negli Stati Uniti invece sia gli Istituti Universitari di ricerca sia i club professionistici di vari Sport ne fanno già uso.

Uno di questi Centri è il Muscular Research Laboratory dell’Università di Pittsburgh che è Centro di ricerca per i giocatori professionisti di Football, i Pittsburgh Steelers vincitori di sei Superbowl.

Questi atleti usano i test e l’allenamento con la Sensory Station per valutare fra le altre, la capacità di visualizzare oggetti multipli in rapido movimento; questa qualità è fondamentale per il loro gioco che è fondato su velocità, cambi di direzione e nel contempo controllo rapido della posizione di compagni e avversari.

Centri universitari di ricerca che usano costantemente tale strumentazione sono l’Università dell’Ohio nel suo Department of Rehabilitation and Communication Sciences, e la Duke University nell’Human Performance Optimization Laboratory.

Anche in questi Centri vengono esaminati e allenati nelle capacità visiva atleti di ogni livello; e anche militari impegnati in azioni di guerra in paesi stranieri, classificati come “Super Atleti”.

Con l’uso di questa strumentazione è in programma uno studio su un ampio numero di pazienti affetti da morbo di Parkinson.

Sarà il primo studio in assoluto del genere su questa tipologia di pazienti e sarà condotto insieme alla Università di Firenze, l’Università dell’Ohio e la Duke University.

I risultati saranno pubblicati su rivista internazionale.

Questo studio si affianca ad altri studi che sono in corso, tutti sostenuti dall’Associazione; la loro missione, oltre quella di curare il Parkinson con allenamenti di boxe è anche quella di condurre ricerca clinica sui vantaggi di questa metodica.

Ma il fine più importante per noi è rendere i nostri pazienti dei veri Super Atleti.