Per non parlare del “riscaldamento”…

Oggi la tecnica del riscaldamento ha precisi criteri scientifici basati sulle teorie del Post Activation Potentiation (PAP).

Oggi il riscaldamento non è una corsetta e un poco di stretching, ma si parla di Dynamic Warm Up o di Movement Preparation. Si tratta di una serie di esercizi progressivamente dinamici, multiassiali, multiplanari e di attivazione neuromuscolare.

Si è visto, con ricerche cliniche pubblicate e validate, che tale metodica migliora la performance e riduce i rischi di infortuni.

È tutto ciò conosciuto negli ambienti della Nazionale? Non sembra, viste le performance atletiche.